mercoledì 23 settembre 2009

Simonetta Salcone dirigente scolastica (Afghanistan e il minuto di silenzio)- lettera aperta

A tutti quelli che vorranno leggermi (Scritto da Simonetta Salacone).

In relazione alla vicenda che, mio malgrado, ha riportato me e la scuola che dirigo sui mass media ho da dire quanto segue:
• Per carattere, formazione e professionalita’ non uso mai l’enfasi, la retorica, i toni stentorei, ma la riflessione articolata, anche fortemente critica, ma espressa con registri bassi e moderati.
• Di ogni decisione che mi compete prendo la diretta responsabilita’. In questo caso di non aver inoltrato ai/alle docenti la circolare del ministro Gelmini, arrivata a scuola alle ore 11,30 del giorno 21/9 con la quale si invitava ad osservare un minuto di silenzio alle ore 12 dello stesso giorno per i 6 morti in missione di pace e ad attuare una “riflessione solidale” con gli alunni. I tempi stretti con cui la circolare arrivava impedivano, di fatto, una riflessione con le/gli insegnanti come era, invece, avvenuto in altre situazioni simili.
• Poiche’ la scuola non e’ una caserma e i/le docenti non ricevono ordini, molte insegnanti, soprattutto dei piu’ grandi, hanno affrontato l’argomento in classe, con diverse modalita’ e ritualita’.
• Sulle modalita’ pedagogiche con le quali la scuola gestisce l’informazione sui sempre piu’ frequenti eventi drammatici nazionali e mondiali che e’ chiamata ad affrontare, ho convocato tempestivamente un collegio dei docenti, per favorire riflessione e confronto, nei primi giorni del mese di ottobre.Il presidente del consiglio di circolo ha convocato sulla stessa tematica una riunione aperta ai genitori, per il giorno 30 settembre.
• In molte scuole del Paese la circolare del ministro non e’ arrivata.Molte scuole hanno accolto l’invito ad osservare il minuto di silenzio, molte no. La stampa e la tv, pero’, non hanno effettuato consultazioni e ricerche nel merito, quindi non si ha il polso complessivo della situazione.
• Provo dolore e sincera partecipazione al dolore delle famiglie dei soldati morti. Lo aggiungo al dolore che quotidianamente provo per le tantissime vittime civili innocenti di questa e di tutte le guerre che si stanno svolgendo in giro per il mondo. Mi chiedo pero’ : perche’ non abbiamo fatto un minuto di silenzio il mese scorso, quando e’ morto in un attentato in Afghanistan un soldato di Campobasso? E’ il numero che fa massa critica per il cordoglio di Stato? O non e’ il momento in cui, facendo appello al dolore di tanti, si tenta di ricompattare una opinione pubblica molto divisa sui temi della cosiddetta “missione di pace”?
• Mi auguro che, a partire dalla polemica che ho involontariamente aperto, in molti istituti si apra il dibattito su cosa effettivamente possa e debba fare la scuola sui temi delicati dell’attualita’, per non essere tacciata ne’ di conformismo e obbediente acquiscienza, ne’ di uso ideologico dei fatti.
• Nessuno ha la verita’ in mano. Casomai abbiamo la carta costituzionale che all’articolo 11 afferma che “l’Italia ripudia la guerra come mezzo di risoluzione delle controversie”. Quella in Afghanistan e’ sempre piu’ una guerra che uccide civili e militari, che acuisce l’estremismo, che fa regredire la democrazia e la solidarieta’ sociale, che copre la corruzione di parte della classe dirigente, che alimenta l’odio della popolazione contro l’occidente…la situazione e’ così complessa che, trasversalmente alle parti politiche, nel nostro Paese e in tutto l’occidente ci si interroga con preoccupazione su come uscirne e su come rilanciare nell’Afghanistan e in tutto quello scacchiere orientale (Iran, Pakistan, Irak.) Un processo di pacificazione, compromesso in passato dall’idea malsana che si possa esportare la democrazia con le armi.
• Personalmente, venendo da una militanza giovanile in un movimento nonviolento, continuo a ritenere che le azioni di pace siano costruire scuole, ospedali, biblioteche, teatri, centri culturali….La nostra scuola, da quando e’ stata intitolata ad Iqbal Masih, bambino pakistano ucciso dalla mafia dei tappeti, ha adottato da anni una scuola per bambini di caste basse in Pakistan e ne finanzia la frequenza.
Sul muro di ingresso del nostro plesso centrale sono riportate le parole del piccolo Iqbal :“ i bambini hanno bisogno di avere in mano quaderni e matite, non attrezzi da lavoro..”
Aggiungo di mio “i bambini hanno bisogno di pace per crescere. Non possiamo continuare a dissipare risorse nelle guerre. Le guerre si prevengono e si risolvono con azioni di pace (anche rischiose, pericolose, eroiche, quali sono quelle che quotidianamente tanti volontari, giornalisti, missionari, dottori, maestri, sindacalisti …compiono, mettendo a rischio la vita)”.
Parafrasando Brecht aggiungo “beato il mondo quando non avra’ piu’ bisogno di eroi”. Questa ripropongo oggi come filosofia al mondo della scuola, alle insegnanti e agli insegnanti, ai genitori e a tutti noi che abbiamo a cuore il futuro del mondo.

Simonetta Salacone dirigente scolastica della scuola “Iqbal masih” di Roma(questa lettera aperta viene affissa ai cancelli delle scuole del circolo didattico 126° e viene inviata a giornali e agenzie di stampa)

venerdì 18 settembre 2009

Premiazione XX° TORNEO di BOCCE
“Giannetto CERBAI”
Comandante Partigiano – Medaglia D’Oro

SABATO 19 SETTEMBRE 2009


Programma:
ORE 15.15 Finale I° e II° posto torneo di bocce “Giannetto Cerbai”
c/o Bocciodromo Reggiana – Via di Reggiana.

ORE 16.30 Premiazione dei vincitori e partecipanti al torneo di bocce
c/o Bocciodromo Reggiana – Via di Reggiana.

Alla fine della premiazione la cittadinanza è invitata a partecipare al rinfresco.

Saranno presenti esponenti dell’ANPI, delle istituzioni.

Il Gruppo Giovani della CGIL di Prato parteciperà con un contributo carico di partecipazione e vicinanza all'ANPI con un intervento di Riccardo Cammelli, esperto di storia partigiana locale.

giovedì 17 settembre 2009

RINVIATA MANIFESTAZIONE DI SABATO 19 a SABATO 3 OTTOBRE


Federazione Nazionale della Stampa Italiana
Roma, 17 settembre 2009
Prot. n. 206

La Federazione Nazionale della Stampa Italiana comunica:

Rinviata la manifestazione prevista per sabato 19
settembre a Roma, in Piazza del Popolo.


“Con profondo rispetto verso i caduti, nell’espressione di un’autentica, permanente
volontà di pace quale condizione indispensabile di una informazione libera e plurale
capace di rappresentare degnamente i valori della convivenza civile, la Federazione
Nazionale della Stampa Italiana, ha deciso, d’intesa con le altre organizzazioni
aderenti (Cgil, Acli, Arci, Art. 21, e numerose associazioni sindacali, sociali e
culturali), di rinviare ad altra data la manifestazione per la libertà di stampa
programmata a Roma per sabato prossimo.
In un momento tragico come questo ci stringiamo attoniti accanto ai nostri morti in
Afghanistan. Sono morti dell’Italia che paga oggi un pesante tributo nella frontiera
della sicurezza internazionale e della lotta al terrorismo. Il nostro rispettoso pensiero
va subito ai soldati caduti, alle loro famiglie, alle forze armate che, in un Paese
martoriato, rappresentano la nostra comunità in ossequio a risoluzioni dell’Onu, in
una complicata ricerca di una via di uscita dell’Afghanistan dal terrore verso la
democrazia.
I giornalisti, che hanno pagato alti prezzi di sangue per il diritto- dovere di informare
compiutamentei cittadini su dolorose vicende belliche e del terrorismo in ogni parte
del mondo, rinnovando la solidarietà e il cordoglio nei confronti di tutti i caduti e
delle loro famiglie, riconfermano l’impegno permanente per un’ informazione che dia
sempre voce alle ansie, alle speranze, alle idee di tutti.”
__________________________________________________________
CORSO VITTORIO EMANUELE II 349
- 00186 ROMA -
TEL. 06/680081 FAX 06/6871444
sito: www.fnsi.it - e-mail: segreteria.fnsi@fnsi.it

lunedì 14 settembre 2009

NO ALL'INFORMAZIONE AL GUINZAGLIO


La Federazione Nazionale della Stampa ha indetto una manifestazione in difesa della Libertà di Stampa per il giorno Sabato 19 settembre 2009 alle ore 16.00 in Piazza del Popolo a Roma alla quale ha aderito la CGIL e molte altre associazioni democratiche.
La Camera del Lavoro di Prato insieme all'ARCI ha organizzato il viaggio per Roma.

La partenza del pullman è prevista alle ore 10.00 circa da Piazza Falcone e Borsellino (davanti Tribunale).Per partecipare è necessario prenotarsi rivolgendosi all'ufficio organizzazione, Nicoletta 0574-459265.

http://www.cgil.it/Archivio/PRIMOPIANO/materiali/LocandinaManifestazione19Sett09.pdf

mercoledì 9 settembre 2009

CGIL Prato: "Un distretto ad impatto ambientale zero"


Articolo di Manuele Marigolli Segretario Generale CGIL Prato

I numeri della crisi di Prato sono numeri pesantissimi, una vera e propria emergenza, il nostro problema è capire come li si affronta.
-clicca qui per leggere l'intero articolo:

lunedì 7 settembre 2009

Ciao Settembre




Siamo a settembre e non si parla di ripresa economica ma ancora della crisi, che evidentemente non è finita. Una crisi che ormai da tempo ha colpito la produzione pratese con la perdita di molti posti di lavoro, con tanti lavoratori che aspettano ancora i loro 700 euro al mese di Cassa Integrazione. Nel frattempo aumentano le aziende che ne fanno ricorso. Per non lasciare da soli i lavoratori del settore dell'industria anche i tanti lavoratori precari della scuola sono a casa senza lavoro, grazie alla nuova riforma Gelmini, come ci spiega Biancalani Segretario regionale Flc CGIL nell'articolo pubblicato sopra.