mercoledì 1 luglio 2009


Pubblicato su Il tirreno un articolo di Francesco Toccafondi (clicca per leggere), Segretario della FILCEM CGIL di Prato, sui temi politici e sindacali della crisi economica e produttiva che si intreccia con l'annoso problema dell'immigraziane, cinese e non soltanto, tanto caro alla destra e sicuramente sentito dalla città del tessile. Condividendo l'impostazione argomentativa del Segretario Toccafondi e la sintesi sul piano della prospettiva politica e partitica, aggiungo che sulla questione immigrazione si stanno trascurando almeno due elementi di valutazione storica e proposta politica.

La valutazione: l'immigrazione cinese a Prato non è stata frutto di un destino cinico e baro ma è stata funzionale a quelle imprese che per puro interesse, il risparmio, hanno dato lavoro e esternalizzato una parte della produzione alle imprese cinesi che adesso additano quali causa dei mali del comparto tessile.

La proposta: estendere ai comparti del privato quanto definito dalla legge regionale in materia di contratti pubblici e relative disposizioni sulla sicurezza e regolarità del lavoro andando così a sanzionare quelle imprese italiane che appaltano il lavoro o acquistano prodotti dalle sanzionabili aziende cinesi. Ciò creerebbe un circolo virtuoso di regolarizzazione del mercato e impedirebbe il dumping.

Il problema è che i cinesi sono funzionali agli interessi imprenditoriali e a quelli politici rappresentando di fatto un meraviglioso capro espiatorio per la soluzione di una crisi che oramai è da considerarsi strutturale.

2 commenti:

  1. La proposta di pinel mi sembra piuttosto interessante e rivoluzionaria, perchè stabilirebbe una conseguenzialità fra il committente e l'azienda produttrice cinese. Chiaramente portare su questo piano della responsabilità "solidale" i committenti potrebbe minacciare certe posizioni di comodo di una serie di industriali pratesi e no, i quali sfruttano proprio queste situazioni di elusione delle più elementari norme di diritto del lavoro e di sicurezza per rafforzare la propria posizione sul mercato. Portare su queste posizioni il dibattito e l'azione collettiva porterebbe sicuramente dei risultati in termine di legalità e tutela del lavoro.

    RispondiElimina
  2. ...qualche giorno fa ero sull'autobus, vicino a me due lavoratori(uno tessile, e l'altro nel settore dell'automobile) che parlavano della loro situazione con molto rassegnazione, del loro futuro di lavoratori in cassa integrazione, ma nei loro discorsi la parola "cinese" non è mai comparsa, cercavano di dare una spiegazione a questa crisi. Forse è arrivato il momento che qualcuno spieghi davvero cos'è la crisi, e le responsabilità attibuite in modo giusto. Partendo da alcune proposte come quella di Pinel.

    RispondiElimina