venerdì 23 ottobre 2009

SONO CLANDESTINO. MA LAVORO NELLA TUA FABBRICA


3 commenti:

  1. In 200mila sfilano a Roma per dire no alle politiche del governo in materia di immigrazione.
    Epifani, troppo razzismo nella nostra società, troppa paura e fobia del diverso.
    No al razzismo, al reato di clandestinità e al pacchetto sicurezza". Sono queste le parole contenute nello striscione che ha aperto la manifestazione nazionale 'antirazzista'.

    http://www.cgil.it/DettaglioDocumento.aspx?ID=12468

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  2. A MANIFESTARE PER L'UGUAGLIANZA DEI POPOLI. I GIOVANI DELLA CGIL DI PRATO.

    Inserito all'interno dello speciale sulla manifestazione antirazzista sul sito. Si trova nella seconda collezione di notizie in homepage.

    www.veritaevisioni.it

    Filippo Ciardi, direttore di "Verità e Visioni

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  3. CGIL, sono già 300mila gli immigrati iscritti al sindacato, il 10% dei tesserati non pensionati ed aumentano del 20% l'anno.

    Una forza lavoro in aumento nel Paese e, ora, anche nel sindacato. Sono i lavoratori immigrati che, nella sola CGIL, rappresentano in media più del 10% del totale degli iscritti tra i lavoratori attivi (cioè non pensionati), ma che, in certe confederazioni come quella degli edili (la FILLEA), raggiungono quasi il 30%.

    In pratica, tra i lavoratori delle costruzioni aderenti alla CGIL, 1 su 4 è straniero. “Il tesseramento 2008 - racconta Piero Soldini, responsabile immigrazione del sindacato guidato da Guglielmo Epifani - si è chiuso a quota 300.000 iscritti stranieri alla CGIL, pari al 10% dei circa 3.000.000 iscritti 'attivi'”.

    La presenza degli immigrati nel sindacato italiano registra un costante aumento. “Basti pensare - ricorda Soldini - che nel 2000 i lavoratori stranieri con tessera sindacale erano 96.000. Dunque, in 8 anni sono più che triplicati, aumentando al ritmo di +20% all'anno”. Tra le provenienze, dice ancora il sindacalista, “si nota una maggiore concentrazione di maghrebini e, in genere, africani”. Minore invece il tasso di sindacalizzazione dei lavoratori dell'Est Europa, molti dei quali neocomunitari. “Sembrano meno interessati alle questioni sindacali e meno propensi a iscriversi, forse perchè spesso reduci da storie di partecipazione coatta nei loro Paesi”.

    Interessante, poi, la distribuzione degli iscritti stranieri alla CGIL nei vari settori produttivi. “In assoluto - conferma Soldini - il numero più alto si trova in edilizia: il 20-30% dei tesserati FILLEA è straniero, e in alcune province del Centro e del Nordest, la percentuale sale al 40-45%, dove, quasi 1 iscritto su 2 è straniero”.

    dal sito della CGIL Nazionale

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